Borghetto di Vara

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Scheda informativa

Superficie: 27,34 kmq
Altitudine: 115m
Maggior elevazione:
Numero abitanti: 992
Nome in dialetto: U Burgétu
Nome abitanti: borghettini
Santo Patrono: San Carlo Borromeo (4 novembre)
Sito internet: www.comunediborghettodivara.net
Webcam:
Comuni confinanti: Beverino, Brugnato, Carrodano, Levanto, Pignone, Rocchetta di Vara, Sesta Godano
Villaggi e frazioni:
Alpeggi:

Descrizione

È frequentato fin dai tempi dei Romani come stazione di tappa ("mansio") e passa di qui chi nel Medioevo, partendo da Levanto, vuole raggiungere Pontremoli. Percorrendo la strada che da Bru­gnato porta a Borghetto si nota sulla sinistra. e quasi in riva al­la strada, una piccola chiesa: è il Santuario della Madonna dell'Accola, di origini longobarde. Nel 1600, durante la costruzio­ne del monastero, viene tem­poraneamente usata dai Fran­cescani come chiesa per officiare i riti. Durante la II Guerra Mon­diale diviene dormitorio per i soldati. Giunti nel cuore del paese, il ri­cordo che forse già lo stesso pon­te romano sul fiume Vara ha fat­to riaffiorare, del bombarda­mento di quel giorno durante la Il Guerra Mondiale, viene rie­vocato da uno sguardo a quel campanile barocco che spicca solitario al centro della piazza: insieme con alcune case, infat­ti, è uno dei pochi edifici origi­nari rimasti.
Percorrendo l'Aurelia in dire­zione Genova, s'incontrano al­cune caratteristiche frazioni: I'A­go, costruita attorno ad una som­mità, e la cui parrocchia di Sant'Andrea era la cappella del ca­stello una volta esistente; Cas­sana, dove, in un castagneto chiamato "Campo la Para" si tro­va l'entrata della famosa Caverna Ossifera (qui, nel 1824, durante un'esplorazione vengono rin­venuti frammenti di materiale osseo appartenente all''Orso Spe­leo). Sia la Grotta Ossifera che la poco distante Grotta del Gi­nepro sono accessibili solo da esperti speleologi. L'attuale chiesa di San Michele è costruita sui resti del castello, di cui sono visibili i merli nella par­te inferiore del campanile.

Si racconta ...
Era il lontano 7 settembre del 1300 quando a due pastorelle di L'Ago appare la Madonna. È ad una di loro, 'Mutina', così chia­mata dagli abitanti del posto perché non in grado di parlare, che la Madonna conferisce l'impor­tante compito di comunicare l'e­vento. Gli abitanti del paese, saputa la notizia, si precipitano sul posto: la Madonna era scomparsa, ma trovano un quadretto appeso ad un albero con la sua effigie. Il quadro viene trasportato nel­la parrocchia di I'Ago, ma di qui scompare per poi essere ri­trovato ancora nel luogo del'apparizione. Interpretando que­st'evento miracoloso come un messaggio divino, viene co­struito proprio nell'attuale sito il bellissimo Santuario di Nostra Signora di Roverano, che si trova a 10km da Borghetto di Vara, e la cui fe­sta viene tuttora celebrata il 7 settembre d'ogni anno. Entrando, sulla parete di destra una lapide indica il punto esat­to dove la Madonna è apparsa; lì vicino è affisso un triangolo in ardesia che rappresenta in bassorilievo la scena dell'appa­rizione alle due pastorelle. Siamo invece nel 1778 quando un'altra apparizione accade nel punto in cui ora sorge il San­tuario di Nostra Signora della Castagna, in località Boccapignone, proprio sull'Aurelia. La chiesa originaria, risalente al periodo longobardo, venne por­tata via nel 1752 dal fiume in piena: qui si venerava l'imma­gine della Madonna apparsa su un albero di castagno (parte del quale era allora conservata in un altare) e alla quale gli abi­tanti chiedevano delle grazie.

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