Caldarroste

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Questa ricetta è tratta dal libro "Il Marron Buono di Marradi", per gentile concessione dell'autore, Prof. Elvio Bellini del Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura dell'Università degli Studi di Firenze.

La ricetta

Scegliere marroni di pezzatura medio-piccola, dagli 80 ai 130 frutti/kg che si cuociono meglio. Se sono molto freschi conviene castrarli, poi si pongono ad arrostire in una padella di ferro bucherellata (utensile ideale per la cottura delle caldarroste), inizialmente su fiamma viva rigirandoli a più riprese fino a completa ed uniforme cottura. Le caldarroste dopo cottura devono restare bene avvolte in un panno per 10/15 minuti, quindi consumate calde. In campagna, disponendo di un buon camino, si usa il bruciatore (attrezzo particolare che non può mancare) per fare le caldarroste. I marroni cotti sul fuoco vivo possono essere consumati, ancora caldi, inzuppandoli in un bicchiere di vino acquerello (secondo un antico uso marradese), o di latte caldo. Preparati la sera in tazze, la mattina sono una prelibata colazione.