Le fioriture primaverili

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Ci sono molti modi di vivere la montagna: quello duro di chi deve abitarci, magari adesso un po’ meno duro che in passato, quando qualcuno le montagne le ha letteralmente spostate per crearsi lo spazio per sopravvivere; e quello di chi come noi in montagna ci va nel tempo libero, per salirla come semplice escursionista o "conquistarla" percorrendo vie impegnative.

E poi ci sono stagioni dell’anno o della vita in cui tutti diventiamo più contemplativi, e invece di correre, impariamo a soffermarci su quel che ci circonda, così la montagna diventa anche colori, animali, alberi, geometrie, suoni di acque gorgoglianti e rumoreggianti, zampette di scoiattoli sugli alberi, frusciare di lucertole e ramarri, un sottobosco che si apre improvvisamente al passaggio di un capriolo spaventato, le orme di chi lascia tracce sulla neve, sulla quale leggi la storia della notte come su di una pagina di giornale, profumi di sottobosco e di resina, luci di albe e tramonti, e fiori. E gli stessi sentieri percorsi in epoche diverse danno emozioni diverse, e magari d’un tratto, per caso, ti ritrovi su di un percorso in primavera, quando è un tripudio di colori, e sembra che un pittore si sia perso qua e là un po’ delle tinte della sua tavolozza, e ti rendi conto di quanto ti sei perso per praticare lo sci-alpinismo rincorrendo da una valle all’altra le ultime lingue di neve fino alla fine di giugno e in certi anni oltre...
Così, pensando a tutti gli escursionisti che si scoprono contemplativi una volta all’anno, o al mese, o per un po’, abbiamo pensato di dedicare una piccola guida che li porti a scoprire i sentieri dei fiori. Purtroppo le fioriture si concentrano praticamente tutte nello stesso periodo temporale, che a sua volta è influenzato dall’andamento meteorologico della stagione, per cui, al di là di una serie di escursioni su questi sentieri, ogni anno cercheremo di dare informazioni sull’andamento delle fioriture.

  • Testa di Comagna - dalla metà di maggio, alla metà di giugno, fioriscono centinaia di piccoli tulipani, Tulipa australis.
  • Parco Burcina - è il parco creato a [[Pollone]], vicino a Biella, a metà ottocento; ha una fioritura di rododendri spettacolare; di solito da metà maggio alla prima decade di giugno.
  • I narcisi della Muanda - splendida fioritura di narcissus poeticus L., il giro può essere abbinato a quello del Parco Burcina, da cui dista un pugno di km, il periodo è lo stesso.
  • Noveis e i suoi fiori - In questa zona ci sono tre specie molto rare, la dafne odorosa, o (Dafne cneorum L.), il citiso di Zumaglini (Cytisus Proteus Zumaglini), l’aglio piemontese o narcisissimo (Allium narcissiflorum Vill.). Tutte e tre fioriscono tra aprile e luglio, quasi contemporaneamente la dafne e il citiso, per ultimo l’aglio.
  • Le peonie di Perloz - splendida fioritura di [[Paeonia officinalis]], prima e seconda decade di giugno, sotto il colle Finestra di Perloz
  • Le peonie di Rassa - anche qui fioritura di Peonia officinalis presso l’alpe il Toso; insieme alle peonie, mughetti e iris selvatici. Giugno.
  • Col Vert e Alpe Seura - fioritura di asfodeli e tarassaco, dall'inizio alla fine di maggio
  • La Rosaiola ed il Principato di Lucedio - apertura speciale il weekend del 24/25 maggio
  • Il ricetto di Candelo e Candelo in fiore - dal 24 maggio al 2 giugno

L’orizzonte temporale delle date di fioritura è stato suggerito in base all’esperienza degli ultimi anni, poi di anno in anno aggiorneremo il calendario secondo le condizioni meteo. Quest’anno sicuramente le fioriture saranno al culmine alla fine del periodo indicato.
Però mi raccomando! Se una donna non si tocca neanche con un fiore, un fiore non si tocca MAI! Uccidereste un capriolo o uno scoiattolino? No di certo! E allora perché uccidere i fiori? Se volete genziane e stelle alpine nel vostro giardino, basta comprare i semi in un negozio specializzato: un fiore di montagna strappato o sradicato dal suo ambiente, muore, e poi se tutti lo facessero, di fiori non ce ne sarebbero più, come già succede in certe zone, per via di raccolte indiscriminate fatte in anni in cui non c’era questo tipo di cultura volta al rispetto della natura. Ho visto anche fiori di montagna sulle tombe di chi in montagna ha perso la vita: ma se uno ha amato la montagna e ora vive in pascoli eterni, come potete pensare che possa essere contento per un mazzolino di cadeverini appassiti in tre giorni?!?! Sicuramente sarà più contento se quei fiori rimarranno dove sono nati...

Fatevi una bella foto del fiore che più vi piace e mettetevela sul desktop!

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